Ci siamo. Voglio dire, siamo ancora presenti. Nonostante i guai del terremoto, il deficit della regione, la crisi globale ed economica, il G 8 e i no-global. Siamo qui a presentare la IX edizione del nostro Festival. Eggià! Perché crediamo che mai come adesso abbiamo bisogno di distenderci, di distrarci, di ridere, al limite di sorridere. Mai come adesso questo Abruzzo tremante debba rilassarsi e spensierarsi in una pausa di riflessione e di comicità. E noi siamo puntuali per ripetere il nostro piccolo miracolo estivo. Certo, con molto sacrificio e con i soldi contati, perché purtroppo quest’anno abbiamo perso molti grandi Sponsor sfiduciati ed indeboliti dalla attuale crisi economica. La Regione stessa non può aiutarci, impegnata com’è nella ricostruzione post terremoto, ma Adriatica Cabaret ha lavorato alacremente durante l’ anno organizzando rassegne e spettacoli per racimolare il necessario e per andare avanti. Perché bisogna andare avanti, è necessario. L’ Aquila tornerà a volare e con essa tutta l’ Abruzzo.
In Italia ogni regione ha la sua canzone che la contraddistingue, diciamo il suo inno regionale. In Campania si canta “ O sole mio…. “ a Milano “ O mia bella Madunina…. “ nella capitale “ La società dei magnacciòni… “ e così via. In Abruzzo l’ inno è diverso, in Abruzzo si canta così: “ E vola vola vola, e vola lu cardìlle… “ Si comincia con il volo del cardellino, uccello autoctono, tipicamente abruzzese, vivace ed allegro, con la testolina rossa. Ma già dalla seconda strofa si cambia: “ e vola vola vola e vola lu Gallinàcce… “ e qui l’ uccello è già cresciuto. Infatti il Gallinaccio altro non è che un grosso gallo virile dalla cresta alta e purpurea. Infine si conclude: “ e vola vola vola e vola lu Paòne… “ l’ uccello più grande ed elegante. Morale della favola: in Abruzzo volano gli uccelli e non si scherza. Infatti il nostro capoluogo di provincia è L’ AQUILA il più rapace degli uccelli con la vista lungimirante e con artigli ferrei e precisissimi e noi abruzzesi siamo tutti orgogliosi della sua imponenza e della sua eleganza. Sappiamo che molto presto, grazie anche a quanti da ogni parte del mondo ci hanno aiutato, la nostra Aquila tornerà a volare molto in alto.
Allora tutti con noi il 20, 21 e 22 agosto alle Torri Montanare di Lanciano a ristorarci l’ anima, ad applaudire i generosi comici che ci solleticano il morale e ci divertono con simpatia. Vi aspetto tutti come sempre per salutarci e scherzare insieme in una grande platea di comicità. Perché anche così si ricostruisce la nostra terra, iniziando a ricostruire il nostro spirito tipicamente allegro.